L’assassino di Giulia Cecchettin, Filippo Turetta, ha incontrato per la prima volta i genitori. Cosa è accaduto durante il faccia a faccia in carcere.
La confessione, l’interrogatorio fiume e l’incontro con i genitori. Filippo Turetta sta affrontando le prime conseguenze dopo l’omicidio di Giulia Cecchettin. Nelle ultime ore, il ragazzo ha avuto modo di vedere suo padre e sua madre in carcere. Un faccia a faccia che è stato descritto come intenso ma anche rivelatorio delle intenzioni del killer della povera Giulia.
Filippo Turetta, cosa è successo nell’incontro con i genitori
Dopo un primo incontro saltato, alla fine Turetta ha avuto modo di vedere i suoi genitori. Il padre e la madre dell’omicida di Giulia Cecchettin hanno deciso di non lasciarlo solo e di mostrargli, in un certo senso, il loro sostegno.
Nonostante le difficoltà di un momento come questo, i genitori del ragazzo hanno deciso di stargli accanto per dargli il necessario aiuto psicologico e capire cosa sia realmente accaduto nella sua testa.
Nella giornata di domenica 3 dicembre, il padre e la madre di Filippo lo hanno trovato in un faccia a faccia intenso nel quale il giovane ha ribadito di aver compiuto il terribile omicidio della sua ex fidanzata Giulia.
Allo stesso tempo ha voluto ringraziarli per aver scelto di andarlo a trovare. “Grazie per essere venuti da me”, avrebbe detto.
Dalle ricostruzioni, i tre hanno parlato, si sono abbracciati e hanno pianto. Quello che è emerso è che il giovane abbia intenzione di pagare per il male causato. “Devo pagare tutto fino alla fine, ho fatto qualcosa di terribile, ho perso la testa, ma non volevo e so che non potrete mai perdonarmi”, le sue parole.
I funerali di Giulia Cecchettin
Sono fissati per la giornata del 5 dicembre, i funerali di Giulia Cecchettin. Si tratterà di un ultimo grande abbraccio alla ragazza e che vedrà coinvolta tutta la comunità.
Nello specifico il funerale di Giulia si terrà a Padova nella basilica di Santa Giustina. Il padre della compianta 22enne ha detto: “Abbiamo scelto una chiesa grande affinché arrivi un messaggio di grande partecipazione, lo abbiamo voluto così perché arrivi questo messaggio”.